Archivio 2013


Pastorelli Locandina 3 novembre JPG - 2

Aspettando Pascoli Alti
film di 
Alberto Pandolfi

Conversazioni sui pastorelli
di ieri e di oggi

3 dicembre 2013, 15.30-18.00 

Pascoli Alti

di Alberto Pandolfi 

Gamec: Calendario proiezioni 

Auditorium Piazza della Libertà
venerdì 6 dicembre 2013

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Pastorelli Immagine II

Da stelle a stelle. I pastorelli delle Alpi e l'Ente Nazionale
per 
la Protezione Morale del Fanciullo.

Mostra documentaria: 27 Settembre - Novembre 2013

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antegnate maps

Fonti per la storia del territorio, dell'architettura e del paesaggio
La cartografia tra prospettive di ricerca e standard descrittivi


Martedì 12 novembre, Giovedì 14 novembre, Martedì 19 novembre:
dalle ore 14,30 alle ore 17,00. 

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Da Stelle a Stelle

Pastorello Locandina JPG

La mostra documentaria allestita nella sede dell'Archivio di Stato di Bergamo, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2013,  illustra lo spaccato di un ventennio di storia italiana, dagli anni cinquanta alla fine degli anni settanta, quando due mondi, quello dell’assistenza, attraverso l’attività dell’Ente per la Protezione Moraledel Fanciullo, e quello dell’economia montana, entrano improvvisamente in contatto. Il collegamento, una particolare categoria di minori bisognosi di tutto, integrazione di viveri, vestiario, conforto morale…, protezione a trecentosessanta gradi: i pastorelli. Fanciulli e adolescenti di ambo i sessi, in età fra i 6 e i 15/16 anni che venivano impiegati come guardiani di greggi e delle mandrie dislocati in alta montagna per il pascolo, generalmente durante i mesi estivi.

 

Nell’Italia appena liberata del dopoguerra c’è una emergenza minori: orfani di guerra, mulattini, figli di detenuti, zingarelli, accattoni…. queste sono solo alcune delle categorie citate nelle carte dell’Ente Nazionale perla Protezione Moraledel Fanciullo che ne raccoglie l’appello. Questo fu istituito nel 1945 come associazione di fatto per iniziativa del prof. Benigno Di Tullio, considerato l’ideatore della moderna criminologia clinica, che si batteva da sempre per focalizzare l’attenzione delle istituzioni sui problemi del mondo minorile: negli anni venti del novecento si era fatto portavoce del grave problema della presenza di minori nelle sedi carcerarie senza nessuna differenza di trattamento rispetto ai detenuti adulti ed era stato il fautore della creazione a Roma del primo Tribunale per minorenni.

L’Ente nasce quindi per provvedere all'assistenza dei minori in stato di pericolo morale, concorrendo all'attività di prevenzione del traviamento, della prostituzione e della delinquenza da attuarsi in collaborazione con gli organi centrali interessati alla sanità, all’educazione, all’assistenza, alla protezione civile dei minori. Operava attraverso centri di servizio sociale e centri medico psico-pedagogici e in collaborazione con l’OMNI (Opera Nazionale Maternità Infanzia), l’ENAOLI (Ente Nazionale Assistenza Orfani Lavoratori Italiani), la CRI (Croce Rossa Italiana), l’ASCI (Associazione Scouts Cattolici Italiani)  e varie altre associazioni.

L’apertura della sede provinciale di Bergamo risale al giugno del 1950; gli uffici dal 1955 furono ubicati in Viale Vittorio Emanuele al civico n. 13, nella palazzina dell’Opera Bergamasca per la salute del Fanciullo. Successivamente l’Ente si trasferì nella via Locatelli al civico 49 e infine in via Malj Tabaiani al n.4, in un edificio di proprietà dell’Opera Pia Misericordia Maggiore di Bergamo.

 

La mostra tratta un aspetto particolare del lavoro minorile nelle valli bergamasche attraverso i documenti dell'Ente Nazionale perla Protezione Moraledel Fanciullo conservati presso l’Archivio di Stato.

Tra i minori assistiti c'erano anche i pastorelli che durante il periodo estivo lasciavano la residenza abituale per trasferirsi nelle zone d'alpeggio per attendere al lavoro assai duro di cura e custodia del bestiame al pascolo che li vedeva impegnati da stelle a stelle, dall’alba al tramonto, come troviamo spesso indicato nelle relazioni annuali dell’ente. I minori, in molti casi, erano costretti a rimanere per diversi mesi isolati, il più delle volte anche lontani dalle proprie famiglie in quanto provenienti anche dalle limitrofe province di Brescia, Cremona e soprattutto dalla Valtellina; magari affidati a terzi, adulti estranei, in una commistione di vita difficile tra uomini e animali.

Un fenomeno sociale ed economico questo, caratteristico dell’economia montana fino a pochi decenni fa, fino ed oltre il cosiddetto boom economico; che emerge agli inizi degli anni cinquanta e che per la gravità delle condizioni di vita di questi fanciulli si impone all’attenzione dell’Ente: iniziano così attraverso, gli uffici provinciali, censimenti del fenomeno in molte zone montane d’Italia.

L’Ente mette in moto una catena di professionalità e di solidarietà veramente imponente: operatori sociali, insegnanti, parroci, giornalisti, scouts, guide alpine. Si predispongono aiuti di vario genere come viveri, coperte, vestiario ma anche libri, giornalini, giochi. Si creano bibliotechine volanti cone nel caso del nuorese, scuole per corrispondenza.; spesso alcuni insegnanti salivano in montagna per far loro visita e al rientro relazionavano sulla vita di quei ragazzi allegando anche fotografie.

Il percorso della mostra si snoda attraverso alcune sezioni: Storia dell’Ente, con documenti che raccontano le vicende e il percorso di questa organizzazione dal 1951 al 1978; il fenomeno dei pastorelli a livello nazionale; la sezione dedicata alla provincia bergamasca dal 1956 al 1978, con corredo di rassegna stampa dove ricorrono gli articoli di Gianmario Colombo e Piero Busi, giornalisti dell’Eco di Bergamo che si interessarono e seguirono particolarmente questo fenomeno a livello locale; relazioni dell’Ente, di insegnanti e assistenti sociali che salivano sugli alpegg,i corredate da fotografie; alcune copie del periodico “Ragazzi d’oggi” testata edita dall’E.N.P.M.F con articoli dedicati a questa categoria di ragazzi disagiati. Tutta documentazione selezionata e messa in evidenza per far emergere le condizioni socio-culturali ed economiche di un particolare ambito geografico della provincia bergamasca.

L'Archivio di Stato di Bergamo raccoglie la documentazione sull’ attività dell’E.N.P.M.F. dal 1951 fino alla sua soppressione che avvenne nel 1978. Il fondo archivistico è corredato di n.142 immagini visibili, dalla data di apertura della mostra, sul sito del Sistema Archivistico Nazionale, www.san.beniculturali.it.

Data Inizio:27 settembre 2013

Data Fine: 29 novembre 2013

Costo del biglietto: Accesso gratuito; Per informazioni 035.233131

Prenotazione: Nessuna

Luogo: Bergamo, Archivio di Stato – Via Fratelli Bronzetti n.26

Orario: Lun. - Merc. - Ven. h.9-15 / Mart. e Giov. h. 9-17 / Sabato e festivi chiuso

E-mail: as-bg@beniculturali.it

da stelle a stelle JPGEco Pastorelli jpg 




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L'Archivio Restaura 2013 

Locandina Restauri 2013

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